USCIRE “di casa”
Gennaio: mese che dà inizio al nuovo anno, un nuovo che siamo sempre chiamati a immettere nei pensieri, nelle ragioni del cuore, nelle azioni.
Questo gennaio 2025 è stato ricco.
Come responsabile del Centro Artistico Poliedrico sono “uscita” di casa per incontrare altre realtà e condividere ciò che siamo, dentro un tema comune “EDUCARE”.
Quando esci “di casa” ti poni la domanda: <cosa voglio portare fuori?>
Nelle prossime righe provo a riassumere.
Mi chiamo Virna Grazioli e porto la voce del Centro Artistico Poliedrico, composto da un’Associazione di Volontariato “Al di là del mio naso c’è…”, una Scuola delle Arti “1000 Note per Educare”, un’Azienda Agricola “L’orto che fa le differenza”, in ciascuna vivono diverse persone che fanno il Centro Artistico Poliedrico, ciascuna persona, con la propria Unicità, il proprio ruolo, la propria scelta che fa il tutto.
La nostra Mission, obiettivo, cammino, sentiero, strada è stata scritta da un bambino di allora e adulto di oggi, Manuel Pecchenini:
<Se l’Unità di misura fosse l’Unicità, tutti avremmo le stesse possibilità>.
Le parole guida diventano
UNICITA’ che fa rima con IRRIPETIBILITA’ e che a sua volta fa rima con DIVERSITA’, vissute in modi differenti nelle attività con “Al di là del mio naso c’è…”, nei corsi d’ArTE “1000 Note per Educare”, nel lavoro “Azienda Agricola L’orto che fa la differenza”.
Unicità
Manuel, nato con la sindrome di Duchenne, insegna che Unicità non è la stessa cosa di disabilità o di fragilità o di disagio o diversità di genere, etnia, religione, stato.
L’Unicità non riguarda quelle che oggi chiamiamo minoranze.
L’Unicità non ha né la misura delle minoranze, né la misura delle maggioranze.
Ha la misura dell’Unicità.
Unicità è cosa del cuore, cioè cosa che tocca, coinvolge, interessa ciascuno di noi per il semplice motivo che siamo tutti nati.
Unicità è un valore, il tuo valore, è quel fattore al quale solo tu puoi dare un nome preciso, perché ti appartiene.
Quante volte ci diamo il tempo per pensare <quale è questo “fattore”, questo “qualcosa” che fa di me, me?>
Irripetibilità
Noi impariamo per imitazione. E’ scientificamente provato!
Ma anche nel momento in cui impariamo per imitazione, mettiamo qualcosa che è solo nostro, perché non siamo stati pensati in serie, siamo “artigianali”, pezzi unici.
Non siamo fatti per essere clonati, anche se questo avviene o avverrà, non possiamo volerlo, dobbiamo opporci.
Quando ci troviamo fotocopiati non siamo noi stessi, quando fotocopiamo altre vite, non stiamo bene, anche quando non lo vogliamo ammettere.
Irripetibilità significa che abbiamo una vita con un inizio e una fine, che non si può ripetere e che nessun altro può vivere o ripetere al nostro posto. L’abbiamo ricevuta da vivere dall’inizio alla fine.
Quante volte ci diamo il tempo per pensare <che cosa ne voglio fare di questa mia irripetibile vita?>
Diversità
Quando credi nell’Unicità e nell’Irripetibilità, il tuo sguardo riconosce e si riconosce nelle Molteplicità dell’Essere Umano e questo è Meraviglioso! Comprendi che CiascUNO può esistere.
Nel DNA di ogni uomo e donna c’è Unicità, di conseguenza c’è Irripetibilità, Diversità.
Sono queste le caratteristica che come persone adulte, dobbiamo educare cioè far scoprire e rivelare, attraverso la curiosità delle molteplicità - perchè unicità + unicità + unicità = fa molteplicità; con l’accoglienza e la conoscenza delle molteplicità, si arriva alla coscienza di essere unici dentro una molteplicità.
<Ma in concreto? Come posso essere adulto custode, garante, allenatore di Unicità, Irripetibilità, Diversità? Quali azioni concrete?>
La ricetta non c’è.
Il concreto è disatteso.
La risposta resta in sospeso.
Perché è nella misura dell’Unicità, Irripetibilità, Diversità, presa come punto focus dell’educare, ciascuno possa cercare e trovare risposte, strategie, strade che saranno altrettanto Uniche, Irripetibili, Differenti.
Virna Grazioli